Fit Cisl Toscana: “Siamo davvero stupiti da ciò che è accaduto negli ultimi tempi nel cantiere BRT a Madonna dell’Acqua”

Contrattazione aziendale a Pisa

PISA – “Fin dal primo giorno di sciopero, avvenuto di fatto il 18 novembre 2025 e non indetto secondo le procedure previste dalla legge, avevamo intuito la natura “politica” di questo blocco che poco ha a che vedere con i diritti dei lavoratori. Di fronte alle dichiarazioni diffuse dagli organi politici locali e non solo, sentiamo il dovere di difenderci dalle accuse ingiuriose che ci sono state rivolte“.

“Nonostante lo sforzo di comprendere le accuse sollevate, forse il frutto di scarsa conoscenza tecnica o informativa, ci chiediamo come possa un Sindaco affermare pubblicamente che “nell’appalto i diritti erano negati e conquistati con una mobilitazione”. Quali sarebbero, nello specifico, questi diritti negati? Che venga chiarito con precisione e noi risponderemo nello specifico con i documenti alla mano, In mancanza di ciò, tutto il resto appare come una grande strumentalizzazione, utile solo a ottenere visibilità politica locale e nazionale di qualcuno“.


“Come Organizzazione Sindacale FIT-CISL Toscana, firmataria del CCNL di categoria applicato dalle due Aziende, la società affidataria dell’appalto per Pisa, Empoli, Piombino e Grosseto AFS Service srl, (che non è una Cooperativa come dichiarato dalle autorità), e la committenza BRT SpA, abbiamo sempre sottoscritto accordi di filiera, Nazionali, Regionali e Aziendali migliorativi rispetto al Contratto Collettivo Nazionale, come facilmente dimostrabile. Rivendichiamo con forza il nostro ruolo“.


“E’ forse un reato difendere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno famiglia e sono giustamente preoccupati per la loro situazione? Le autorità e le istituzioni dovrebbero essere a conoscenza del fatto che la maggioranza assoluta dei dipendenti AFS Service Srl hanno sottoscritto un verbale con la richiesta di rientrare a lavoro e sgomberare i cancelli, come da noi evidenziato più volte anche alla Prefettura competente territorialmente. Ci chiediamo a questo punto dove sia lo Stato di diritto? Perché i lavoratori e le lavoratrici, purtroppo come sempre accade, devono subire le intimidazioni della minoranza violenta? Per le autorità, confrontarsi con le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL non ha alcun valore? Con quale legittimità un Sindaco può chiedere di convocare un tavolo per l’elezione delle RSU includendo sigle non firmatarie del Contratto Nazionale? Per un sindacato Confederale, questa è una ingerenza inaccettabile. Non saremo mai disponibili a confronti con sigle autonome e non rappresentative. Per noi il Contratto Nazionale è un valore fondamentale è non può essere sostituito con scioperi selvaggi, picchetti e intimidazioni. A nostro parere una simile modalità non è negoziazione bensì rischierebbe di diventare estorsione“.

“Infine, vogliamo sottolineare che nessun accordo è stato firmato tra il sindacato autonomo Multi e le Società AFS e BRT, il picchetto è stato smontato perché giunto ad un vicolo cieco. Quelle diffuse sui giornali sono solo bugie e falsità, contro le quali ci difenderemo in ogni sede, nel caso ci fossero le condizioni anche con denunce penali alla Procura della Repubblica. La trattativa prosegue invece regolarmente tra le Aziende e le Organizzazioni Sindacali Confederali legittimate, come sempre avvenuto negli ultimi anni, con lo Statuto dei lavoratori e nelle regole contrattuali nazionali. Siamo certi come Fit Cisl Toscana che la vicenda si concluderà positivamente“.